Mi chiamo Marilena Favale, sono nata in quel di Palagiano il 12/06/1967, sono mamma di due splendidi fanciulli e nutro una passione profonda per le arti e per le scienze. Passione che mi ha portato ad abbandonare l’insegnamento della lingua inglese e a dedicarmi allo studio degli science centers e dei parchi divertimento al fine di creare quei luoghi della scienza (i miei “parchi didattici multidisciplinari”) dove i principi dell’edutainment trovano la loro completa e concreta realizzazione.
Al fine di sistematizzare il frutto delle mie ricerche e dare al tutto una veste più ufficiale e credibile, ma al tempo stesso allettante per gli imprenditori (non dimentichiamoci che in Italia l’intervento pubblico in termini economici resta un delirio utopico …) che, necessariamente, dovevano essere coinvolti nella costruzione dei fatidici percorsi didattici, ho ritenuto opportuno iscrivermi al CdL in Economia e Gestione dei Servizi Turistici attivo nella cittadina di Gorizia. (Sono riuscita a laurearmi NONOSTANTE TUTTO il 13 dicembre scorso con la lode del presidente che purtroppo non ho ancora ringraziato per l’interesse mostrato e la suprema cordialità.
Chi scrive è una persona disperata in cerca di aiuto, che teme per la sua vita e quella dei suoi cari. Gli anni trascorsi a Gorizia sono serviti a comprendere, a proprie spese, che quello che dovrebbe essere il tempio della cultura altro non è se non un microcosmo rappresentativo di tutti i tipi umani; mi illudevo di essere circondata da uomini resi eccelsi dal sapere, mi sono fidata ed ho abbassato tutte le mie difese.
Oggi, dopo una guerra psicologica spietata e intimidazioni che vanno dalla casa satura di gas, ai chiodi nei pneumatici, dal FURTO di futilità (il folder del Center Pompidour con i colori di “Renzo Piano” che tanto piaceva alla Prof. Panariti da chiedermelo in regalo!), al furto con scasso … ho deciso di abbandonare gli studi e seguire il consiglio del carissimo Prof. Enrico Fasana che alla notizia della mia FUGA da Gorizia ha così sentenziato : «Brava, ti sei messa in salvo, la tua vita e quella di tuo figlio erano in pericolo, non tornare mai più a Gorizia!»
Sono al momento iscritta al secondo anno del CdL specialistica in Economia del Turismo e dell’ambiente, ostinazione la mia intesa più a mostrare la bontà delle mie intenzioni che non, come qualcuno crede, una attestazione di potere. Ho chiesto, implorato di poter sostenere gli esami pur non frequentando … il risultato è che oggi non sono più al sicuro neppure nella mia terra …
Non sono calunnie, negli ultimi mesi mi sono dedicata alla raccolta di prove e testimonianze; io chiedo solo di essere lasciata in pace, di poter vivere con i miei figlioli e se possibile realizzare i miei sogni didattici; non sono mossa da spirito di vendetta e/o rivincita non desidero neppure che giustizia sia fatta perché confido nel Buon Dio, nostro Padre e giudice infallibile oltre che misericordioso.
I FATTI
Anno Accademico 2004/05 il Prof. Tracogna richiede a completamento del corso, quale parte integrante dell’esame orale ed ai fini della valutazione finale un’analisi aziendale.
Dopo numerosi e vani tentativi (difficilmente un’azienda permette ad un estraneo di visionare i propri conti economici, bilanci e quant’altro necessario all’uopo!), mi presento dal Conte Filippo Formentini che, con mio grande stupore, accetta! Non solo, il Conte mostra una gran disponibilità, per cui fissiamo una serie di incontri in cui pian, piano vengo erudita sulla storia di una famiglia che diventa azienda, e al tempo stesso conosco la famiglia attuale: la contessa, una donna dolcissima e schiva, due splendidi fanciulli che mi ricordavano tanto i miei con i loro occhi cerulei e i capelli biondi. In una delle nostre interviste il Conte mi confida che il suo unico cruccio è la poca propensione allo studio dei suoi figlioli; la sottoscritta, nel goffo tentativo di rassicurarlo, pensando che i propri figli non siano un esempio sufficientemente valido fa ricorso a quello che la carissima Prof. Panariti le aveva confidato pochi giorni prima, “stia pur tranquillo son ragazzi, persino la Prof. Panariti ha lo stesso problema con le sue figliole!”
Qualche giorno dopo nell’ufficio dei tutors la sig. Anna Fasiolo, bianca in volto, tuona: “Ma come diavolo ti è venuto in mente non sai che il Conte è di destra e la Prof. Panariti è di sinistra? Non sai che il Conte padre è stato il più acerrimo nemico della prof. …?”. “Ho sempre detto a Loredana di NON RACCONTARE i suoi affari personali!”.
Io, che ritengo che gli uomini di scienza siano al di sopra delle miserie umane, penso che vaneggi, la lascio CONVINTA di poter CONTINUARE LA MIA VITA di sempre. Illusione che ho conservato nonostante gli inviti a lasciare la città, i pedinamenti, le azioni di boicottaggio…, anche perché, l’episodio, a mio parere, irrilevante e privo di qualsivoglia malefica premeditazione, non meritava alcuno spreco di energie, DA AMBO I FRONTI!
Sono sola ad affrontare una triplice guerra, per assicurare il sostentamento ai miei meravigliosi figlioli, per convincere amministrazione e imprenditori della bontà, fattibilità e remuneratività dei miei parchi, ma, soprattutto, CONTRO LE CALUNNIE DIFFUSE da chi invece di preoccuparsi di preparare delle buone lezioni per i propri studenti[1] preferisce escogitare strategie di DISTRUZIONE.
Calunnie che non solo distruggono la reputazione e l’immagine di chi invece lotta per COSTRUIRE, ma circuiscono e plagiano chi, purtroppo, come i miei genitori non ha la capacità di vedere oltre.
Non mi aspetto una risposta né alcun tipo di aiuto, anche se, devo ammetterlo, ne avrei un gran bisogno (come mi disse il Dott. Antonio Patrono dell’ERDISU: “lei qui non ha amici!!!”), sono stanca di lottare e sprecare le mie energie solo per sopravvivere, mentre potrei dedicarmi a qualcosa di più costruttivo per tutti noi!
N.B.:
Aver usato per la sua squallida vendetta i suoi stessi studenti, o aver giocato con i sentimenti sinceri di chi, ingenuamente, continua a credere che le PERSONE siano esseri meravigliosi in quanto tali, la rende meschina e spregevole, paradosso dei paradossi, proprio agli occhi di quegli studenti dai quali esige rispetto !
P.S.:
Dal momento che la mia carissima prof. Panariti si è tanto sprecata nell’elargire “insegnamenti” vorrei ricambiare dandole un buon consiglio: “se proprio ci tiene al rispetto dei suoi studenti, così come di chiunque altro, provi a sostituire le calze a rete indossate sotto la minigonna in jeans con un bel tailleur (certamente più consono all’età e al luogo), e a lezione parli un po’ di più di storia ed economia e meno degli acciacchi del suo gatto, delle cene con le amiche o con il suo amico psichiatra … anche perché eviterà di avere studenti che credono che l’economia di scala sia un’economia che sale a piccoli passi!!!
Forse allora avrà il RISPETTO giustamente MERITATO, come io personalmente porto, NONOSTANTE TUTTO, per alcuni grandi uomini e donne che proprio lì a Gorizia ho avuto l’onore ed il piacere di ascoltare!
[1] Un giorno Sara -II anno CdL specialistica- disse: «manco da un mese, ma a quanto pare non mi sono persa niente siamo ancora a Marx e alla rivoluzione russa come l’ultima volta!». Di solito le lezioni erano più attuali, se sentiva qualche buona notizia alla radio mentre faceva colazione con la famigliola poi ce lo riferiva prontamente, magari scusandosi per l’imprecisione: “Si sa quando uno è lì che prepara caffè e toast non è che afferra proprio tutto!”)
Temo per la mia vita e per quella dei miei figlioli. Sono convinta che la Prof. Panariti non si fermerà finché non avrà raggiunto il suo obiettivo. Ha tentato di tutto per farmi commettere qualcosa di illegale[1], il suo disegno era spedirmi in prigione, mi ha fatto perquisire prima la stanza (quando vivevo in casa dello studente, da dove ha fatto portare via tutto ciò che poteva essere incriminante: pasticche di vitamina C!!! integratori di ferro … ) e poi la casa, sia a Gorizia che a Castellaneta Marina! Tre anni di tentativi vani, per cui ha optato e DECISO di spedirmi in una “clinica psichiatrica”. Per lei non fa nessuna differenza, l’importante è sbarazzarsi della sottoscritta e, se PER CASO o involontariamente ci dovesse essere una ELIMINAZIONE FISICA ben venga: è il metodo PANARITI. Capisco che possa sembrare assurdo, io stessa ci ho impiegato almeno tre anni per convincermene!!! Ho chiesto scusa per qualcosa che non ho fatto, ho preteso di non vedere e non capire quando venivo boicottata[2], ho risposto porgendo non solo l’altra guancia ma offrendo la mia amicizia, tutto inutile! Per un comune mortale è difficile immaginare che possa esistere tanta perfidia e malvagità, ma soprattutto, che questa provenga da chi è stato prescelto a ricoprire un ruolo di primaria importanza in quanto DOVREBBE essere preposto alla EDUCAZIONE delle future classi dirigenti. Nessuno[3] mi crede, tranne ovviamente quelli che sanno in quanto suoi “collaboratori”. Sono sola a combattere contro un potere che non è solo universitario ma anche politico (la sig.(?) è dirigente dei DS di Gorizia). IO I NEMICI ME LI SCELGO CON CURA! Non ho nessuna possibilità di difesa se non diffondere questa mail sperando che giunga a qualcuno che non faccia parte dell’entourage della Prof. Panariti, o che non sia stato, ancora, coinvolto. La giustizia nell’ITALIA del 2007 è la stessa che veniva garantita in pieno Medio Evo; una povera frustrata[4] detiene potere di vita e di morte su chi ha la sventura di incontrarla, e l’unica difesa possibile è SCAPPARE! Mi sono rivolta dapprima ai carabinieri, ad un buon legale, e poi al miglior penalista, i primi erano ASSENTI, troppo occupati, … l’ultimo mi ha invitato a desistere.
Morale: le regole del gioco sono sempre le stesse, sotto il regime o in democrazia(?)!
Ho abbandonato la casa a Gorizia nonostante avessi appena ultimato un trasloco per me altamente “oneroso”, ho abbandonato i miei studi, mio figlio ha dovuto anche lui lasciare scuola e amici in pieno anno scolastico (eravamo a metà marzo); terrorizzati, ma soprattutto nella convinzione che lasciato il Friuli la Prof. ci avrebbe lasciati vivere in pace! ILLUSI!!!
Purtroppo ho capito che non si fermerà finché non mi avrà annientato del tutto.
Quando essere un gran professore significa far fare il lavoro sporco agli altri!
Devo riconoscerLe un grande merito: far passare una semplice vendetta personale per la spedizione punitiva di una intera città, doppiamente economico, tu non devi muovere un dito e la vittima oltre alle torture multidirezionali si becca pure la diagnosi di MANIA DI PERSECUZIONE!!!!!!.
Visto che nessuno vuole o PUO’ accogliere le mie denunce non mi resta che continuare a scrivere, è l’unico mezzo a mia disposizione per difendere me e la mia famiglia!
I fatti (II)
anno accademico “2003/04”
La Prof. ha deciso che deve sapere tutto di me (presente, passato, futuro) ha bisogno di alleati, niente di più facile userà alcuni ragazzi poco inclini allo studio, ma decisamente ambiziosi e privi di scrupoli così come di ogni moralità! Una è albanese, si fa chiamare Anila, non parla bene l’italiano dichiara apertamente di averlo imparato guardando le telenovelas, non compra neppure i libri di testo sono inutili, per gli esami … si copia e poi …, mi conoscono[5] …
In casa dello studente –Palazzo de Bassa V. Mazzini, n.4 -soggiorna (il verbo è quanto mai opportuno visto che la signorina può permettersi ciò che ad altri è impedito: acquario in camera, cani, infanti, …), una povera esaltata dal tanga sempre in vista, Alessia Zanon, che ha affisso poster in tutta la stanza in cui inneggia alle sue GRANDI DOTI, al suo futuro da grande manager… Credo sia ormai al secondo anno fuori corso (ma non dovrebbe essere fuori dalla casa dello studente?!!! –anche lei ha le giuste conoscenze!). Poco studio, molta vita sociale tra disco-bar, bar …, la si trova spesso in cucina che prende il caffè con uno dei portieri di turno – altra stranezza diciannovenni che dovrebbero avere la custodia di 150 chiavi …, che si fidanzano con le studentesse e trascorrono la maggior parte del tempo in “camera”! ma queste denunce sono vecchie e mi son costate care!!! Ma io insisto e, soprattutto, non “imparo la lezione”! La Prof. mi ha, gentilmente, mandato qualcuno a dirmi “fatti i … tuoi”; in realtà l’ultimo che mi hanno, gentilmente, inviato mi ha, con ricercata volgarità, assimilato alle labbra della bocca che PARLANO, PARLANO …, mentre le mie avversarie che rappresentano le labbra delle regioni inferiori ZITTE, ZITTE si fanno i c… loro!!! Non c’è da scandalizzarsi, piuttosto istruttivo per chi decidesse di affrontare con candore e ingenuità il tempio della cultura in quel di Gorizia.
Poiché sono convinta che non poche irregolarità sono state commesse chiedo un riesame della carriera universitaria di codesti signori, che non disdegnano un aiutino in cambio di favori, uno per tutti il dott. Ubaldo Dragani, guarda caso l’unico in grado –già il 7 giugno 2007- di sostenere tutti gli esami del primo anno della Laurea specialistica! (E con che media!!!) CHE GENIO!!!! Guarda CASO (il preferito di Enrico Fasana, si sempre lui, quello delle minacce di morte, però simpatico, si è offerto di prendersi cura dei miei figlioli così belli e biondi, occhi cerulei –“ lasciameli a Milano…me ne prendo cura io” (si, fossi scema!!! Aveva ragione William …); e poi c’è GIUDA: Elia Cusimano il mio miglior amico visto che l’esame con Fasana è uno dei più difficili e un aiutino non si rifiuta mai!!!.
Per non parlare di chi invece ha bisogno solo di un buon posto di lavoro[6], a questo però provvede direttamente la prof. Panariti (con tutte le sue conoscenze…).
Le prove sono facilmente reperibili, basta chiedere agli stessi compagni di corso! Katia Zanin, laureata con lode già lo scorso anno, lamentava che la sig. Alessia Zanon pur non avendo mai frequentato alcuni esami particolarmente ostici, la prof. Le ha concesso di sostenere l’esame da frequentante (a Gorizia significa studiare alcune pagine di appunti delle amiche, anziché impazzire sui dei veri testi universitari –in realtà, la signorina segue il metodo Panariti[7]: Lezione di storia economica, prof. Panariti: “giorni fa leggevo un articolo, credo,” (credi?!!!?, mah!) c’è un ritorno alle teorie del… - Peccato avessi letto la stessa cosa sul sole 24 Ore all’incirca un anno prima!- c’è un nuovo libro a proposito, devo dire a Cepollaro di leggerlo così poi mi fa il riassunto!
LEZIONE: fai fare agli altri il lavoro e tu prenditi solo il merito, oltre lo stipendio, ovvio!!!
MORALE: Chi studia dai riassunti degli altri avrà sempre e solo una visione parziale e falsata del VERO CONTENUTO, come chi, per conoscere qualcuno lo fa pedinare, raccoglie NOTIZIE (?) sul suo passato e sulle sue velleità future (Ma dico si può essere più ingenui …)
Fatto sta che la mia professoressa preferita al fine di attuare il suo piano, ha creato un mercato delle informazioni sulla sottoscritta, chi portava notizie di qualsivoglia natura su Marilena Favale veniva poi premiato, il tutto è andato bene fin quando qualcuno in un impeto di generosità ha confidato all’amico in difficoltà con un esame come risolvere; io ho cominciato ad essere circondata da amici interessatissimi a qualsiasi cosa raccontassi e La prof. ha cominciato a preoccuparsi… ed ha pensato bene di rispedirmi a casa o comunque il più lontano possibile
Chiedete pure a Francesco Perrone, come mai all’improvviso ha iniziato a frequentare il Parco dove IO sono sempre andata a studiare negli ultimi quattro anni trascorsi a Gorizia. (Altra grande stranezza che ha messo nell’angoscia mia madre!)
Il consiglio del prof. Fasana: vai a Lecce conosco tanta gente posso darti una mano … “NO, GRAZIE”
La tecnica elementare ma efficiente era sempre la stessa, se erano in cerca di alleati cercavano di convincermi che il tal dei tali : in realtà un invito a parlar male di tal dei tali[8]; poi il giorno dopo si riferiva a tal dei tali e lui/lei (cretino o crumiro) diventava uno di loro convinto che MARILENA fosse una persona cattiva che parla male[9] di tutti e quindi da rispedire a casa.
RISPETTO: la prof. sa che soffro di asma dall’età di 6 anni, e che da alcuni anni si è aggiunta una sinusite ormai cronica, ma questo non le impedisce di inondarmi con il fumo della sua ennesima sigaretta!
[1] Stage per il corso di Laurea: Dopo un breve colloquio, la direttrice dell’immaginario scientifico di Trieste si complimenta e decide che posso iniziare a lavorare nel gruppo dei creativi del Museo. Chissà perché il primo giorno mi avvisano che “i piani sono cambiati”: lavorerò in cassa!!! LA CASSA ERA PIENA DI CONTANTI. Ci sono più soldi di quanti ne vedrò nei seguenti tre mesi di lavoro!! Dopo un po’ arriva Federico D. studente di fisica e planetarista del museo: “guarda come è facile se li prendiamo ora non se ne accorge nessuno!”
[2] Tutti i presenti ricordano ancora il mio esame di diritto privato era da lode, ma la prof. Ziviz tuona: “vuole il trenta? Le faccio una domanda cattiva! Oppure può tornare fra qualche mese!”
[3] I miei genitori sono persone molto semplici, facilmente manipolabili, credono che un professore universitario o un medico non potrebbero mai macchiarsi di un reato…, dichiarare il falso o NUOCERE VOLONTARIAMENTE… Al momento mia madre è convinta che se non prendo lo ziprexa o il cipralex morirò entro un anno!!! “LO HA DETTO IL DOTTORE”. Lei è convinta che io sia malata solo perché lo ha detto la prof. Panariti, che tra l’altro le ha consigliato di portarmi dal dottore.
[4] Ma, per mia sventura, anche dirigente di partito e coordinatrice di un corso di Laurea! Le sue frustrazioni sono: la gente superefficiente (vedi il Prof. Tracogna);
il suo mutuo stipulato al momento sbagliato; la madre che critica il suo modo di educare le proprie figlie …
[5] Non frequenta, anche se vi è obbligo di frequenza, mi confessa che non capisce, non è in grado, “non sono intelligente come te!”. Ma, come per magia, arrivato giugno riesce a sostenere ben sette esami in un solo mese … ovviamente con la media del 27 + ++!
[6] Un esempio per tutti: Federica Martinato iscritta al primo anno di Laurea specialistica con il solo scopo di perseguitarmi, sarà lei ( a soli tre giorni dall’esame di Laurea) ad accogliermi in sala informatica con la foto di una grossa rana sorridente per dirmi che la mia relatrice (che ancora non riesce a correggere una tesi in suo possesso da sei mesi!!!!) , con cui avevo appuntamento non verrà e non si può rintracciare!!! La stessa che manometterà il mio Ipod dopo essersi introdotta in casa, la stessa incaricata di fare scherno della sottoscritta in pubblico durante il viaggio alla BIT di Milano…
[7] La stessa che durante una interrogazione le rimproverava un linguaggio da mercante (eufemismo?) piuttosto che da discente universitaria!
[8] Es: un giorno Alberto Commisso entra in aula dicendo che il giorno prima aveva servito ai tavoli in un ristorante e il Prof. Passon era ubriaco fradicio. Sarà sempre lui a far scherno del Prof. Gallenti che guida un auto formato “gallenti”; lo stesso che dedicherà al Prof. Mauro una poesia intitolata “Mauro a Pois” dopo che avevano trascorso la serata assieme in un disco-pub di Berlino.
[9] Ovviamente la Prof. Può sparlare di tutti “la moglie di Hobsbawn: che miserabile antipatica,…”; “il Prof. Tracogna: che maleducato arrogante…”
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